Microstock: il mercato delle foto e dei video commerciali

In questi giorni abbiamo discusso sui grandi traguardi che Toolvidz può raggiungere, su quanto sia importante continuare ad alimentare la curiosità e la determinazione di voler conoscere più a fondo un mercato poco conosciuto nonostante la sua presenza nel mondo da circa vent’anni. Il microstock è un mercato valido, conveniente e conosciuto già da varie aziende, anche se in termini più rustici. Lo scopo di questo articolo è quello di approfondire questo tipo di operazioni commerciali, evidenziando le grandi agenzie di stock e le loro caratteristiche, e come Toolvidz possa effettivamente accogliere questo mercato digitale.

Partiamo dalla domanda più scontata: cos’è il microstock? Il microstock è un modello di business nato nei primi anni del nuovo millennio e si basava all’inizio sulla vendita delle licenze d’uso royalty-free delle fotografie d’archivio. Nel concreto, parliamo di agenzie online che mettono a disposizione immagini e fotografie da utilizzare per scopi commerciali (ad esempio per una campagna pubblicitaria di un’agenzia di viaggi o per la stampa su un volantino) ad un prezzo medio-basso compreso tra i 5€ e i 50€, in base alla risoluzione del prodotto. Le fotografie in vendita sono state realizzate da fotografi professionisti che si sono iscritti all’agenzia come “Contributor” e solitamente ottenevano piccoli incassi ogni volta che vendevano una loro foto (in base alle regole dell’agenzia).

Perché è nato il microstock? Per rispondere a questa domanda, proviamo a fare questo ragionamento: fate finta di essere a capo di un’azienda che produce attrezzature per scalare le montagne e volete fare una campagna pubblicitaria dove volete incrementare le vendite dei vostri prodotti con degli sconti interessanti; volete creare un video pubblicitario, un post su Instagram e qualche volantino da stampare con le immagini di uno scalatore che sta facendo un’arrampicata. La prima cosa che pensate di fare è quella di reclutare un fotografo professionista e fare un contratto a chiamata (se non ne avete già uno come dipendente aziendale), trovando i vari accordi sui costi di viaggio, produzione e postproduzione, e chiamare un modello. Quindi, bisognerebbe pagare:

  • Il lavoro del fotografo (preproduzione, produzione e postproduzione);
  • Il rimborso spese per l’eventuale viaggio del fotografo;
  • Il modello;
  • Il rimborso spese per l’eventuale viaggio del modello;

Potrete ben capire che i costi non sono per nulla convenienti agendo in questo modo. Sarebbe molto meglio accedere ad un’agenzia di stock e comprare una foto realizzata da un fotografo professionista, togliendo quindi le spese riguardanti il rimborso e del modello. Non bisogna contattare direttamente il fotografo, ci penserà l’agenzia a pagarlo dopo il vostro download, voi dovete solamente prendere questa foto dell’arrampicatore e usarla per la vostra campagna. Nessun problema di liberatoria, copyright, limiti e sicurezza. Questi sono i vantaggi nell’affidarsi al microstock:

  • Costi molto più convenienti, senza perdere la qualità;
  • Meno preoccupazioni a livello burocratico e legale;

La prima agenzia che ha pensato a tutto questo è stata iStockphoto, nei primi anni 2000, mettendo inizialmente delle foto d’archivio gratuite con l’intenzione di creare una prima e solida community di fotografi. Successivamente, per sostenere le spese della piattaforma web, incominciò ad applicare una piccola tariffa per ogni prodotto e diede inizio così al modello di business conosciuto ancora oggi come microstock. Nel corso della storia, nuove agenzie hanno preso piede, prendendo spunto da iStockphoto e alcune di esse stanno dominando il mercato: stiamo parlando di Depositphoto, Adobe Stock, Dreamstime e Shutterstock. Quest’ultima si può affermare come quella ha sempre avuto un aggiornamento costante e innovativo, prendendo spunto da qualsiasi nuova agenzia di stock nata di recente, ma soprattutto è stata la prima ad introdurre il modello in “abbonamento” ormai onnipresente. In Italia, invece, abbiamo Panoramica.it, il primo network italiano di agenzie fotografiche.

Col tempo, il microstock accolse nuove categorie di prodotti digitali: le fotografie non saranno più le uniche protagoniste del mercato perché in aggiunta arriveranno i video stock, templates, basi musicali, vettori ecc. Le agenzie di stock hanno ormai introdotto queste categorie di prodotti nel loro catalogo, con lo scopo di allargare la clientela e la fornitura dei prodotti, mantenendo sempre le caratteristiche del microstock: prezzi medio-bassi, licenze royalty-free e con la possibilità di utilizzare lo stesso prodotto per più progetti futuri. Insieme alle agenzie già citate, è giusto nominare anche Envato Elements, nata già con un catalogo molto vario di prodotti come font, sound effects, web template, assets ecc. con lo scopo di soddisfare ogni tipo di artista multimediale.

Il modello business di Toolvidz

Ora però è il momento di Toolvidz, giovanissima agenzia online che vende preset per videomaker, per l’esattezza 44 pack contenenti 448 preset totali. Il sito si presenta come il “Marketplace italiano per videomaker”, quindi come un catalogo dedicato unicamente per quella professione. In realtà, Toolvidz ha le potenzialità per allargare il suo mercato, anch’egli sia in termini di clientela che di fornitura di prodotti digitali: il processo d’inserimento del file da mettere in vendita non si limita solamente a cartelle di formato .zip ma anche di tutti gli altri formati esistenti, quindi anche immagini, foto, video, file progetto, audio! Momentaneamente non sono messe per iscritto queste categorie di prodotti, ma non ci vorrà molto prima che Toolvidz possa prendere questa svolta: da “Marketplace italiano per videomaker” alla “Casa dei creatori”, quindi un sito dove qualsiasi professionista della multimedialità può creare e vendere la propria arte digitale a disposizione di aziende che ne hanno bisogno o di altri creatori!

Più volte Toolvidz si è autoproclamata come agenzia che segue la scia d’onda del microstock, ma solamente per i prezzi bassissimi e il tipo di licenza venduta. Tuttavia, le agenzie affermate vendono al dettaglio i video e le fotografie, mentre Toolvidz vende all’ingrosso tramite pack contenenti al massimo 20 preset! Come mai? Bisogna entrare nella testa di compra: se torniamo di nuovo all’azienda che produce attrezzature per la montagna, per la sua pubblicità non ha bisogno di un pack di fotografie (nonostante il prezzo possa essere più conveniente) ma solamente di una o al massimo due fotografie o un video. Quindi l’indagine che effettuerà il capo dell’azienda o chi di dovere sarà su cataloghi al dettaglio, dove potrà vedere già in anteprima il video e le foto che vuole comprare, grazie anche ai filtri di ricerca. Ma perché allora i preset, che sono anche video, vengono venduti all’ingrosso? Perché la loro funzionalità è completamente diversa: i preset servono per supportare, migliorare e dare un tocco artistico in più a dei progetti audiovisivi pressoché già montati, difficilmente si possono inserire sulla timeline del software di montaggio così come sono senza modifiche. Un videomaker non comprerebbe mai un solo effetto di schizzo d’inchiostro (per fare una transizione con alpha channel) allo stesso prezzo di un video pubblicato da un’agenzia online ma piuttosto comprerebbe un pack di effetti (che costerebbe anche molto meno) di schizzo d’inchiostro per variare e creare qualcosa di più artistico.

Toolvidz vuole valorizzare di più la funzionalità del prodotto e categorizzarla perfettamente. Saprà quando sarà giusto vendere al dettaglio o all’ingrosso e permetterà l’inserimento di nuove categorie di prodotti molto presto! Questo sarà l’obiettivo principale della piattaforma.

La necessità di identificare il meglio possibile un prodotto digitale è nata dallo studio delle altre agenzie e i loro metodi di accettazione dei prodotti: durante il caricamento del file, ci viene chiesto che tipo di prodotto sia (video, foto, vettore ecc.), la categoria (sfondi, natura, macro ecc.) e alcune volte il prezzo che vogliamo impostare. Al momento dell’invio, l’agenzia controlla la qualità dell’immagine e se non va contro il regolamento del sito: se la ritiene all’altezza e idonea alla vendita, la pubblica. Quindi, come può pubblicare il video dell’arrampicatore sulla ferrata al prezzo di 40€ con risoluzione 4K, può benissimo accettare un video di uno schizzo d’inchiostro allo stesso prezzo per la stessa risoluzione, nonostante le funzionalità diverse di questi due articoli. Questo è quello che vuole evitare Toolvidz.

Ci vuole ancora più ordine di quello che già ci appare. Bisogna imparare dai migliori per diventare migliori e Toolvidz vuole essere un progetto molto ambizioso. Alla fine, il modello business di Toolvidz è molto simile a quello delle già mastodontiche agenzie di stock, ma con una marcia in più.

Nei prossimi giorni, la piattaforma italiana per videomaker contatterà vari artisti del settore fotografico e grafico per la realizzazione di nuovi prodotti, con il conseguente inserimento di nuove macro-categorie e sottocategorie.

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Daniele Bevilacqua, CEO/Founder

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